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Copyright: © Giancarlo Pavanello

Giancarlo Pavanello

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la pre-historia personale

[disegni e pre-scritture dell’adolescenza e art brut, da fine anni cinquanta a fine anni sessanta]

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L’immediatezza a-tecnica dell’uso degli strumenti della grafia, una parola da individuare in senso etimologico: disegnare, scrivere, incidere, dipingere [per lo più in tutte le lingue primitive o arcaiche]. Dall’adolescenza, e prima, fino alla fine degli anni sessanta. I disegni[ni] figurativi o astratti delineati come cascami o rifiuti psichici o annotazioni visive dettate da pulsioni istintive e da un malessere non inquadrato da una coscienza esistenziale, nell’automatismo del sovrappensiero, realizzati con i carboncini, le matite, i pennini e l’inchiostro, le penne a sfera, gli acquerelli in punta di pennello.

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questo corpus di disegni dell'adolescenza, inseriti in un album coevo [diventato, quindi, una sorta di libro d'artista] si trova nell'Archivio del Novecento del MART di Trento e Rovereto, assieme a tanti altri documenti e opere, in un fondo dedicato all'autore

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L’immediatezza a-tecnica dell’uso degli strumenti della grafia, una parola da individuare in senso etimologico: disegnare, scrivere, incidere, dipingere [per lo più in tutte le lingue primitive o arcaiche]. Dall’adolescenza, e prima, fino alla fine degli anni sessanta. I disegni[ni] figurativi o astratti delineati come cascami o rifiuti psichici, le annotazioni visive dettate da pulsioni istintive e da un malessere non ancora inquadrato in una coscienza esistenziale, l’automatismo del sovrappensiero e della gestualità, il rigetto pre-operativo e prodromo del silenzio o dell’incomunicabilità, realizzati con i carboncini, le matite, i pennini e l’inchiostro, le penne a sfera, gli acquerelli in punta di pennello.

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1960-1961 circa 

 

un autoritratto da adolescente
[collezione privata]

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